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Novella@bookwyrm.it

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Leggo tanti libri di storia. Sono sentimentale, ottocentesca, mi piace la letteratura per ragazzi... ma amo anche i gialli e i thriller fatti bene. Solo... No horror.

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Teoria delle ombre (Italian language, 2015, Adelphi edizioni) 3 stars

None

3 stars

Romanzo storicamente accuratissimo, e solo per quello meriterebbe un voto più alto. Ma la tematica non mi ha preso molto. Il testo indaga gli ultimi momenti di vita del campione di scacchi Aleksandr Alechin, di origini russe ma espatriato in Francia prima e in Portogallo in quanto anticomunista, in rapporti sospetti con alcuni membri del nazismo, quattro mogli, e un rapporto pericoloso con l'alcool.
Era già molto malandato ma probabilmente la sua morte è stata decretata da potenze umane.
Il testo indaga i pensieri di quest'uomo, vissuto in tempi difficili, e con una sola ragione di vita: gli scacchi.
In nome di questa passione è disposto a passare sopra tutto il resto.
Il libro è scritto in terza persona ma assumendo il punto di vista del protagonista, a parte prologo ed epilogo in cui sembra parlare l'autore (chissà se è un artificio anche questo o è vero...).
In ogni caso …

Il telefono senza fili (Palermo, Sellerio) 4 stars

None

4 stars

Il libro è simpatico, leggero escorre via che è una bellezza... il giallo abbastanza telefonato ma atmosfera assolutamente godibile, con qualche rara volgarità troppo esplicita, ma tutto sommato ho visto di peggio.
Un classico giallo da ombrellone o da pomeriggio casalingo. Il dialetto livornese simpatico e da toscana direi scritto perfetto.
Ho letto solo questo ma se ne trovo altri potrei farci un pensiero.
Devo anche vedere la serie TV come spesso faccio post libro... ma odiando abbastanza le serie non so se posso farcela.

Mistero napoletano (Italian language, 1995, G. Einaudi) 3 stars

None

3 stars

Uno strano libro. Partecipato, malinconico, politico e quasi una confessione.
La ricostruzione è emotiva e disordinata, anticipa e posticipa gli eventi in base ai ricordi, e quindi tende ad essere abbastanza confusionaria. D'altra parte anche l'animo dell'autore è confuso.
È un viaggio nei propri ricordi e nella propria giovinezza e soprattutto nella propria passione politica.
Appare chiaro come l'autore colleghi il suicidio dell'amica Francesca (di cui forse era un po' innamorato) all'ambiente del partito comunista napoletano all'epoca della direzione "staliniana" e come lei probabilmente lo abbia fatto per impedire che perseguitassero il marito a causa del proprio passato da donna "irregolare". In questo funge da vera e propria denuncia delle beghe politiche della città di Napoli nel dopoguerra.
Ma è anche un tentativo non molto riuscito di capire l'animo di questa donna. E in questo si vede che lo scrittore è un uomo del suo tempo. Una donna avrebbe descritto …

None

4 stars

Letto non per piacere ma l'ho trovato molto interessante... Contiene una trattazione piuttosto dettagliata del panorama generale e degli avvenimenti mondiali durante la Guerra Fredda, dal 1945 al 1991.
L'autore, docente universitario, specializzato nella storia del dopoguerra, è attento a bilanciare la trattazione tra Usa e URSS con un'analisi dettagliata anche delle motivazioni ideologiche e offrendo quindi una interpretazione onesta delle tensioni e delle cause di pensiero ad esse collegate. Nella geopolitica dell'epoca (e forse di sempre, ma nel periodo della Guerra Fredda in particolare) gli ideali contano quasi quanto i fatti: ci addentriamo in un incrocio di veti, paure ataviche, rivalità personali e politiche, volontà di potenza, tentativi di prevenzione nelle azioni... Il Romero parla sempre di consultazioni da parte sovietica prima delle decisioni cruciali... questo appare meno chiaro da parte statunitense ma è probabile che sia la stessa cosa, anche se l'ultima decisione spetta comunque al presidente.
Emerge …

Foster (2010, Faber and Faber) 5 stars

A small girl is sent to live with foster parents on a farm in rural …

None

5 stars

L'ho preso in inglese dopo aver visto il film "The quiet girl" (in irlandese con sottotitoli) che ne è stato tratto. Film bellissimo, forse pure migliore del libro, che è narrato in prima persona ma abbastanza scarno e secco, quasi verista. Lo stile è piano, un racconto breve che si divora. Un libro sull'essere genitori biologici piuttosto che adottivi, un testo di una semplicità e potenza incredibile. Mi ha ricordato sia per lo stile scarno sia per i sentimenti sottesi "L'Arminuta". Anche se qui la protagonista è più giovane e ingenua.
In momenti come questo in cui si tenta di far arretrare i diritti civili, andrebbe fatto leggere nelle scuole. L'ho poi preso e letto anche in italiano.

None

4 stars

Sulle onde del testo precedente, l'autore continua nel compito di rivelare e a tratti sbugiardare le leggende o voci parascientifiche in riferimento all'alimentazione e all'industria alimentare. È un seguito meno mordente in senso positivo: c'è meno sarcasmo ma la scientificità degli argomenti è la stessa. Quindi mi pare un libro più maturo e forse anche più chiaro del precedente. Resta il dubbio se l'autore non assolva in certi casi troppo facilmente le industrie alimentari e l'applicazione della chimica ai cibi... sicuramente esistono tutele ma a volte la scienza non si autolimita. In ogni caso resta prezioso il lavoro di analisi delle varie bufale di cui pare nutrirsi un certo marketing, e l'educazione civica allo spirito critico. Proprio quest'ultimo deve portare chiunque a farsi un'idea dell'indiscussa utilità della scienza anche in campo alimentare ma senza chiudere gli occhi sulle possibili fregature da qualunque parte arrivino (come esempio potrei portare la promozione …

None

4 stars

Libriccino minuscolo sottoforma di breve monologo teatrale. Racconta come il protagonista si sia trovato a fate il maestro al carcere minorile e racconta la sua esperienza. Bello, sintetico, illuminante. Peccato che essendo così breve sia appena un accenno... avrebbe meritato una storia molto più ampia.

None

4 stars

Un testo scientifico divulgativo che ha il buonsenso di fare un vero e proprio debunking delle frottole alimentari più diffuse, con dati, citazioni e bibliografia all'altezza. Però... non proprio tutto è convincente.
1. "Allo stadio delle conoscenze attuali". Sacrosanto. La scienza spesso non può dare risposte assolute, un conto è la velocità della luce, un altro sapere cosa succederà in futuro. Nemmeno gli scienziati hanno la palla di vetro. Quindi certi problemi almeno al momento non paiono avere soluzioni (il biologico fa bene all'ambiente perché di usano meno pesticidi oppure fa male perché diminuendo la resa causa in media un aumento di consumo di suolo? L'acquisto a km zero se fatto in auto per 10 km ogni giorno supera in consumo di CO2 l'unico volo aereo per il trasporto di prodotto estero?). Ai posteri l'ardua sentenza, uno può solo scegliere dati alla mano e in coscienza.
2. Io sono tra …

Il grande Gatsby (AudiobookFormat, Italian language, 2011, emons:audiolibri) 3 stars

Riscrittura del mito americano del successo, storia di passione e tradimento, affresco spietato dei ruggenti …

None

3 stars

Sinceramente speravo in qualcosa di più. Intendiamoci, è scritto benissimo, e il finale è un piccolo capolavoro. Ma l'ho trovato lento per la gran parte dei capitoli, e troppo intimistico nello stile. Pessimista è dir poco. Certo c'è da dire che illustra un momento storico particolare: siamo nel primo dopoguerra, sia il narratore che il protagonista sono reduci dalla guerra in Europa. Guerra che aleggia in sottofondo, perché è quella che separa, che crea ritardi o al contrario accelera le cose, o le interrompe.
Domina tutto un sentimento di amore assoluto che però diventa di volta in volta o morboso, o immaturo, o traditore.
E ancora più del sentimento domina il denaro. L'ipocrisia, che è presente anche nella prima parte nel contrasto tra popolarità e dubbia provenienza, nella seconda parte esplode, impregnando di sé anche il sentimento apparentemente profondo. Il denaro muove tutto, anche l'amore. E questo perché per amare, …

Creature grandi e piccole (Italian language, 1993) 4 stars

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4 stars

Non lo conoscevo! Pare che ne sia stata tratta una serie televisiva di successo che ha fatto tornare in auge un libro vecchiotto. Io l'ho scoperto grazie a un gruppo di lettura on line.
Si tratta delle memorie di un veterinario di campagna del Novecento, quando ancora non esistevano i progressi attuali e il veterinario si scontrava con la fiducia dei contadini nei rimedi della nonna piuttosto che della scienza.
Il racconto si snoda tra paesaggi inglesi (i Dales dello Yorkshire), animali da fattoria (quindi soprattutto cavalli e mucche, solo in rari casi cani o gatti), e la vita quotidiana in una sorta di famiglia allargata di veterinari (il capo lo assume e gli dà alloggio nella sua casa dove abitano lui e il fratello studente, nonché una governante e un servitore).
Il tutto è narrato con ironia, mettendo in luce tutta una serie di sfortunate vicende personali che fanno …

None

4 stars

Questo saggio è in pratica un sunto della storia dell'islam e dei suoi rapporti con Europa, Occidente e cristianesimo. Inutile dire che Franco Cardini è una delle massime autorità in materia, essendo specializzato in questo genere di studi e d essendo un più che valido "arabista".
Vi ripercorre la storia dall'origine fino ai recenti avvenimenti (edito nel 2016). La prima parte è me o interessante soprattutto perché mi è apparsa parecchio sintetica, e la sintesi fa un po' affastellare episodi e date. Diciamo che è evidente l'intento di dare una infarinatura generale del periodo tardo antico e medievale.
Dell'Ottocento in poi la cosa si fa più interessante, perché si vanno a scavare vari argomenti 'sensibili': il conialismo, soprattutto inglese e francese, il nazionalismo, l'eugenetica, le due guerre mondiali, la crisi del decolonialismo e il comportamento totalmente irrazionale dello stato inglese a cui principalmente si devono le attuali conflittualità tra israeliani …

Anna Karenina (2008) 3 stars

Described by William Faulkner as the best novel ever written and by Fyodor Dostoevsky as …

None

3 stars

Da dove cominciare?
È un testo talmente vasto che ci si perde. E con questo ho detto contemporaneamente il più grande pregio e il più grande difetto.
Ho amato il Tolstoj dei racconti, di Resurrezione, della Sonata a Kreutzer, e invece questo grande romanzo, per cui è meritatamente famoso, mi ha lasciato perplessa.
La colpa non è della lettrice (ho ascoltato l'audiolibro letto molto bene da Anna Bonaiuto, mi piace la lettura partecipata piuttosto che quella distaccata professionale) quindi immagino sia proprio il testo, o un momento mio di insofferenza...
Impossibile dire che non sia meritevole. È un affresco gigantesco e contemporaneamente minuzioso della società russa dell'Ottocento. L'autore ha una capacità di introspezione psicologica talmente profonda che i suoi flussi di coscienza restituiscono persone e pensieri veri, talmente reali che quasi li tocchi, che vedi la persona in carne e ossa davanti ai tuoi occhi, con i difetti di ragionamento …

None

4 stars

Lo ha letto mio figlio, liceale, su consiglio del professore. Letto pure io. È un compendio molto fedele di sei lezioni su uomini e donne del Medioevo tenute al Festival della Mente di Sarzana, lezioni che già avevo ascoltato in rete, quindi per me argomenti noti. Rispetto ad altri libri del prof. Barbero, questo è scritto in modo totalmente divulgativo ed è adatto a chiunque. Ovviamente si perde un minimo di profondità bibliografia (note assenti o quasi) ma ne guadagna la godibilità e la comprensione. È quindi adatto anche ai ragazzi delle superiori o per chi vuole leggere di Medioevo senza avere chissà quale preparazione. Ci vorrebbero più testi così, facili ma interessanti. Mio figlio dice che gli è piaciuto. Per me è un ottimo testo, se proprio vogliamo far le pulci risulta un po' semplificato. Ma questa è la divulgazione in fondo: rendere masticazione la conoscenza a chi non …

Bustina Di Minerva (Paperback, Fabbri - RCS Libri) 3 stars

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3 stars

Ribadisco lo stesso concetto che usai a suo tempo per giudicare il "Diario minimo". Umberto Eco è un grande scrittore e un grande intellettuale. Adoro i suoi romanzi, le sue analisi sul contemporaneo, ma lo tollero male quando porta avanti i suoi divertissement troppo a lungo (e a volte purtroppo gli succede).
Le Bustine sono più brevi dei Diari, sono datate ma spesso ancora attualissime, il che la dice lunga sul dibattito politico e culturale italiano, fermo da decenni alle stesse annose questioni. Rileggerle adesso fa uno strano effetto da questo punto di vista.
Vi sono ogni tanto degli scritti in cui si lascia andare al gioco e questi ahimé continuano ad annoiarmi un po', con qualche rara eccezione.
Mi piace molto invece la vena ironica sempre presente e la ricorrente creazione di neologismi tra il geniale e l'assurdo.
Insomma, una raccolta per gli amanti di Umberto Eco.