Novella@bookwyrm.it reviewed Le bugie nel carrello by Dario Bressanini
None
4 stars
Sulle onde del testo precedente, l'autore continua nel compito di rivelare e a tratti sbugiardare le leggende o voci parascientifiche in riferimento all'alimentazione e all'industria alimentare. È un seguito meno mordente in senso positivo: c'è meno sarcasmo ma la scientificità degli argomenti è la stessa. Quindi mi pare un libro più maturo e forse anche più chiaro del precedente. Resta il dubbio se l'autore non assolva in certi casi troppo facilmente le industrie alimentari e l'applicazione della chimica ai cibi... sicuramente esistono tutele ma a volte la scienza non si autolimita. In ogni caso resta prezioso il lavoro di analisi delle varie bufale di cui pare nutrirsi un certo marketing, e l'educazione civica allo spirito critico. Proprio quest'ultimo deve portare chiunque a farsi un'idea dell'indiscussa utilità della scienza anche in campo alimentare ma senza chiudere gli occhi sulle possibili fregature da qualunque parte arrivino (come esempio potrei portare la promozione …
Sulle onde del testo precedente, l'autore continua nel compito di rivelare e a tratti sbugiardare le leggende o voci parascientifiche in riferimento all'alimentazione e all'industria alimentare. È un seguito meno mordente in senso positivo: c'è meno sarcasmo ma la scientificità degli argomenti è la stessa. Quindi mi pare un libro più maturo e forse anche più chiaro del precedente. Resta il dubbio se l'autore non assolva in certi casi troppo facilmente le industrie alimentari e l'applicazione della chimica ai cibi... sicuramente esistono tutele ma a volte la scienza non si autolimita. In ogni caso resta prezioso il lavoro di analisi delle varie bufale di cui pare nutrirsi un certo marketing, e l'educazione civica allo spirito critico. Proprio quest'ultimo deve portare chiunque a farsi un'idea dell'indiscussa utilità della scienza anche in campo alimentare ma senza chiudere gli occhi sulle possibili fregature da qualunque parte arrivino (come esempio potrei portare la promozione dissennata dell'allattamento artificiale in contesti "deboli").