Novella@bookwyrm.it reviewed Pane e bugie by Dario Bressanini
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4 stars
Un testo scientifico divulgativo che ha il buonsenso di fare un vero e proprio debunking delle frottole alimentari più diffuse, con dati, citazioni e bibliografia all'altezza. Però... non proprio tutto è convincente.
1. "Allo stadio delle conoscenze attuali". Sacrosanto. La scienza spesso non può dare risposte assolute, un conto è la velocità della luce, un altro sapere cosa succederà in futuro. Nemmeno gli scienziati hanno la palla di vetro. Quindi certi problemi almeno al momento non paiono avere soluzioni (il biologico fa bene all'ambiente perché di usano meno pesticidi oppure fa male perché diminuendo la resa causa in media un aumento di consumo di suolo? L'acquisto a km zero se fatto in auto per 10 km ogni giorno supera in consumo di CO2 l'unico volo aereo per il trasporto di prodotto estero?). Ai posteri l'ardua sentenza, uno può solo scegliere dati alla mano e in coscienza.
2. Io sono tra …
Un testo scientifico divulgativo che ha il buonsenso di fare un vero e proprio debunking delle frottole alimentari più diffuse, con dati, citazioni e bibliografia all'altezza. Però... non proprio tutto è convincente.
1. "Allo stadio delle conoscenze attuali". Sacrosanto. La scienza spesso non può dare risposte assolute, un conto è la velocità della luce, un altro sapere cosa succederà in futuro. Nemmeno gli scienziati hanno la palla di vetro. Quindi certi problemi almeno al momento non paiono avere soluzioni (il biologico fa bene all'ambiente perché di usano meno pesticidi oppure fa male perché diminuendo la resa causa in media un aumento di consumo di suolo? L'acquisto a km zero se fatto in auto per 10 km ogni giorno supera in consumo di CO2 l'unico volo aereo per il trasporto di prodotto estero?). Ai posteri l'ardua sentenza, uno può solo scegliere dati alla mano e in coscienza.
2. Io sono tra quelli che critica fortemente la dissennata demonizzazione degli alimenti di moda oggi, zucchero in primis. Il male del mondo occidentale è l'eccesso globale di calorie unito alla mancanza di movimento, non il saccarosio di per sé. E nemmeno la carne, inutile non mangiare la bistecca quando siamo costretti a chiuderci in auto e farci un'ora di traffico ogni mattina per andare al lavoro (o peggio fumiamo). Però mi rendo conto che la fiducia o sfiducia della popolazione la si conquista meritandosela. Come nessuno crede alle informazioni date dalla Cina riguardo al Covid perché è una dittatura e potrebbe camuffare i dati nel suo interesse (più difficile, non impossibile ma più difficile farlo in una democrazia matura di stampo anglosassone), leggendo questo libro mi sono resa conto che per certi contenuti io, non essendo una specialista, posso solo fidarmi. E perché in Italia questa fiducia nella scienza, nello Stato, nel principio di autorità... è mancante? Sicuramente per una questione di ignoranza, ma anche per una questione di mancata trasparenza. Siamo il paese dei segreti, degli accordi sottobanco, delle stragi, del potete sempre assolto. Di chi ti devi fidare se chi dovrebbe difenderti non lo fa e in passato ne hai avuto le prove? Chi tuteló Seveso? Ongli.abitantindel Vajont?
Chiaro che se trovi qualcuno che è sicuro di sé, è convincente e magari ti solletica pure la rabbia atavica che hai dentro per le sconfitte subite,lo segui come un cagnolino.
Quindi: siamo sicuri che se oggi abbiamo una parte della popolazione che crede a sciocchezze antiscientifiche, possiamo come mondo culturale additarli nella loro ignoranza, senza sentirci un minimo coinvolti su quanto abbiamo spiegato, ascoltato, e soprattutto quanto ci siamo piegati alle logiche del denaro e a volte perfino dell'omertà? Oltre che l'ignoranza della base, forse sulla fiducia nel sistema influisce anche la trasparenza e la credibilità di chi sta alla guida. E su questo purtroppo nel Dopoguerra in Italia non sono mancate le occasioni in cui il denaro e il potere hanno potuto di più della difesa dell'interesse pubblico. Su questo dobbiamo interrogarci e ricostruircela, la fiducia.
Personalmente, ho preso atto che Bressanini fa una analisi estremamente corretta e scientifica, ma come per il problema delle scorie nucleari non mi fido troppo delle considerazioni troppo teoriche dei fisici teorici, continuerò come faccio sempre: comprare biologico per quel che posso, sperando di far comunque bene se non a me all'ambiente; non comprare per forza a km 0 se non ne vale la pena; mangiare carne molto di rado, e anche uova e latte, preferendo allevamenti all'aperto ove possibile; a mangiare molti zuccheri sia semplici che complessi, riuscendo a perdere 25 kg diminuendo i grassi cattivi (salumi, formaggi a parte il parmigiano, piatti elaborati e confezionati, junk food). Segno che non è lo zucchero il problema.
Non lo è nemmeno l'industria, perché se oggi abbiamo cibo molto più sano di un tempo lo dobbiamo proprio ai processi industriali (pastorizzazione vi dice niente? Quando tornò di moda il latte crudo mia nonna mi raccomandò: fallo bollire tesoro, i nostri vicini morirono tutti negli anni '40 perché bevevano latte non bollito... Altri tempi e altra igiene, ok... ma perché rischiare? Per due vitamine in più che possiamo assumere altrimenti, visto che non abbiamo carenze alimentari?). Ma anche qui: nonostante sappia benissimo che le materie prime che compro al supermercato sono comunque raffinate, e che dovrei per essere totalmente fare a meno dell'industria vivere da eremita coltivando le mie patate... ritengo una torta fatta in casa senza emulsionanti e con attenzione massima possibile a cottura igiene e conservazione, migliore di una merendina confezionata.
Tutto sta come sempre nel buon senso e nell'equilibrio. E nel documentarsi su fonti affidabili.